Roma, Palazzo Braschi, Inaugura ‘Invisibile agli occhi’, mostra pittorica su fibromialgia, dal 3 al 18 maggio

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Roma, Palazzo Braschi, Inaugura Invisibile agli occhi, mostra pittorica su fibromialgia

Invisibile agli occhi. Riflessioni visive sulla fibromialgia,

di Chiara Vincenzi

ROMA. Museo di Roma – Palazzo Braschi (Piazza Navona)

Dal 3 al 18 maggio

ROMA. Una rassegna pittorica per raccontare la fibromialgia guardando in volto chi ne è affetto. E’ Invisibile agli occhi. Riflessioni visive sulla fibromialgia, di Chiara Vincenzi, accessibile dal 3 al 18 maggio – il 12 ricorre la giornata mondiale dedicata – a Museo – Palazzo Braschi, a Roma. Ad organizzarla è CFU-Italia Odv, associazione nazionale ramificata in tutta Italia presieduta da Barbara Suzzi, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, guidato da Miguel Gotor, oltre che da IFO (Istituto Fisioterapici Ospitalieri), SIMSI (Società italiana medicina subacquea e iperbarica), Fondazione ISAL (Fondazione ricerca sul dolore) , Banca delle visite, Tutti Taxi Per Amore. Una quarantina sono le opere esposte, appositamente realizzate dall’artista, sensibile alla tematica. Un’iniziativa di carattere divulgativo che cambia il punto di osservazione: la condizione, anche psicologica, del malato ad occhi terzi. Lo strumento, come spiega Sabrina Albanesi, del direttivo CFU-Italia, è “la terapeutica dell’arte”, che si rivolge al fruitore, cosa diversa dall’arte terapia, pensata per il paziente. “Trattandosi di una patologia invisibile, viene spesso sottovalutata da chi abbiamo intorno. Non lascia segni, nulla. Il corpo, pur martoriato dai dolori cronici e da un insieme di sintomi collaterali, alla vista è integro. Un aspetto che condiziona emotivamente chi ne è affetto, spesso non creduto da famigliari, amici, colleghi”. Per questo volti di donne e uomini raccontano il susseguirsi di sentimenti dal momento della diagnosi all’accettazione del tradimento del proprio corpo, che diventa un involucro estraneo con cui è comunque necessario conciliarsi. In 5 tappe l’artista svela la complessità di una patologia che sconquassa l’intimità e il senso della propria esistenza in un susseguirsi di sentimenti come il disorientamento, la solitudine, la disperazione, la paura, la resilienza. Stili e colori rappresentano le sensazioni fisiche cui il fruitore non può rimanere insensibile. Un ringraziamento da CFU-Italia, per il contesto d’eccezione, va alla Sovrintendenza e al Sovrintendente Capitolino dei Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce. La mostra è accessibile negli orari di apertura di Palazzo Braschi, Piazza di San Pantaleo 10, Piazza Navona 2, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19. L’inaugurazione si terrà il 3, alle 17, con i saluti dell’Assessore alla Cultura Miguel Gotor, della Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, introduzione di Giovanni Bonelli, con focus sulle differenze tra arte terapia e terapeutica dell’arte. Presente il Direttivo di CFU – Italia Odv.

Fibromialgia in pillole.

Di fibromialgia soffrono circa 3 milioni di italiani, prevalentemente donne ma non solo. In aumento sono infatti le diagnosi su uomini e bambini in età scolare. E’ una malattia orfana di farmaci specifici, di esami strumentali per individuarla – la diagnosi viene fatta ad esclusione – di prassi terapeutiche omogenee sul territorio nazionale. Chi ne è affetto soffre di dolori muscolari diffusi, sensazione di indolenzimento, stanchezza, astenia. E’ ritenuta socialmente invalidante in quanto riduce la capacità di relazione. Non è ancora stata inserita nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), non è quindi riconosciuta a livello di Sistema Sanitario Nazionale.

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