All’indomani della decisione della Corte costituzionale di annullare il risultato del primo turno delle elezioni presidenziali romene, il candidato di estrema destra, Calin Georgescu che a sorpresa aveva vinto la kermesse elettorale parla di golpe e annuncia che proporrà ricorso. “Lo Stato romeno ha preso la democrazia e l’ha calpestata. La decisione della Corte costituzionale rappresenta molto di più di una controversia giuridica. È ufficialmente un colpo di Stato. In uno Stato del genere non si può più parlare di giustizia, ma di fatto, si parla di una simulazione che tradisce i principi della democrazia. La democrazia non è negoziabile. Il potere del popolo è il fondamento dello stato democratico, perché essere sovrano significa rispettare la scelta dell’altro, valorizzare il voto universale. Insieme al popolo romeno abbiamo fatto ciò che abbiamo promesso, ovvero la storia. Oggi il popolo romeno reclama i suoi diritti. Il voto è il simbolo della democrazia, perché uniti attorno alla verità siamo più forti che mai”, con queste parole Georgescu ha bollato la scelta della Corte che è arrivata a meno di 48 ore dal ballottaggio che si sarebbe dovuto tenere oggi.