Salvatore Luongo nominato nuovo Comandante Generale dei Carabinieri dal Consiglio dei Ministri

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Salvatore Luongo è stato ufficialmente nominato Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri dal Consiglio dei Ministri. L’alto ufficiale, attualmente Vice Comandante Generale, succederà a Teo Luzi nella guida della quarta forza armata nazionale, portando con sé un bagaglio di esperienza giuridica, strategica e operativa.

Un’esperienza consolidata nell’Arma e sul territorio
Nato a Napoli e con una carriera costellata di incarichi di rilievo, Luongo ha maturato competenze avanzate sia in ambito giuridico che operativo, con una profonda conoscenza del territorio. A Roma ha diretto il Nucleo Radiomobile e il Reparto Motociclisti, oltre ad aver guidato le compagnie di Casilina e Trastevere. La sua esperienza operativa si è ampliata ulteriormente con il ruolo di Comandante Provinciale a Milano e di Comandante Interregionale Carabinieri Podgora dal dicembre 2023, ruolo che ha svolto fino alla recente nomina.

Formazione accademica e competenze strategiche
Il nuovo Comandante Generale possiede una solida formazione accademica, con lauree in Giurisprudenza e Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Camerino, e una laurea in Scienze della Sicurezza Interna ed Esterna conseguita presso l’Università Tor Vergata di Roma. Inoltre, ha frequentato il 162° corso ordinario all’Accademia Militare di Modena e il Centro Alti Studi per la Difesa, specializzandosi ulteriormente con diversi master, tra cui uno in Studi Internazionali Strategico Militari presso l’Università degli Studi di Milano e uno in Scienze Strategiche all’Università di Torino.

Incarichi di rilievo e competenze istituzionali
Nel corso della sua carriera, Luongo ha rivestito ruoli istituzionali chiave: è stato Capo Ufficio del Capo di Stato Maggiore presso il Comando Generale dell’Arma (2000-2002), Comandante del Reparto Territoriale Roma (2002-2006), nonché Assistente Militare e Aiutante di Campo per l’Arma dei Carabinieri del Presidente della Repubblica dal 2006 al 2011. Più recentemente, ha servito come Capo Ufficio Legislativo al Ministero della Difesa, un incarico che ha ricoperto fino al 2023.

Le sfide future per il nuovo Comandante
Con la sua nomina, Salvatore Luongo si prepara a guidare l’Arma dei Carabinieri in una fase storica in cui la sicurezza interna e la cooperazione internazionale assumono un ruolo centrale. Le sue competenze giuridiche e strategiche saranno fondamentali per affrontare le sfide della sicurezza nazionale, della protezione dei cittadini e della collaborazione interforze. La sua esperienza pluridecennale, arricchita da una preparazione sia teorica che pratica, rappresenta un asset prezioso per l’Arma, che si attende un contributo determinante alla sua evoluzione e all’implementazione di strategie innovative.

Giorgia Meloni, nel frattempo, è intervenuta immediatamente per congratularsi.

La proposta di Luongo è stata avanzata dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, e ha visto la preferenza del Consiglio dei Ministri, nonostante la concorrenza di altri due candidati: Mario Cinque e Riccardo Galletta.

La premier Giorgia Meloni ha espresso il suo sostegno alla nomina, sottolineando le competenze di Luongo nel guidare l’Arma dei Carabinieri, definita un “orgoglio nazionale”.

“Congratulazioni e auguri di buon lavoro al nuovo Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, il generale Salvatore Luongo” , ha scritto su X la premier.

Anche Crosetto ha accolto con soddisfazione la decisione, sottolineando l’importanza della scelta per la sicurezza del Paese e la capacità di Luongo di mantenere l’Arma vicina ai cittadini. 

Ha inoltre reso omaggio al lavoro svolto dal generale Luzi, il cui mandato è stato caratterizzato dall’innovazione tecnologica e dalla vicinanza ai valori tradizionali.

Tuttavia, la nomina ha scatenato frizioni all’interno della maggioranza. Il sottosegretario Alfredo Mantovano, vicino alla Meloni, avrebbe preferito Mario Cinque come comandante, mentre Giovanbattista Fazzolari spingeva per Riccardo Galletta. 

Nonostante queste divergenze, Crosetto è riuscito a prevalere, facendo valere la sua lunga collaborazione con Luongo, che dal 2016 al 2023 ha lavorato a stretto contatto con lui, oltre a essere stato capo dell’ufficio legislativo del ministero della Difesa anche durante i governi precedenti.

La cerimonia di avvicendamento tra Luzi e Luongo si terrà il 15 novembre 2024 alla caserma Salvo D’Acquisto di Roma, ma il dibattito politico sulla nomina potrebbe proseguire.

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