Scoppia il caso Scarpinato in Commissione Antimafia. Maurizio Gasparri, membro della Commissione, commenta

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L’ex procuratore,  oggi senatore M5s,  Roberto Scarpinato, secondo quanto riporta la Verità, avrebbe concordato con il suo ex collega di Palermo, Gioacchino Natoli, domande e risposte in vista di un’audizione di quest’ultimo davanti alla commissione Antimafia, di cui il parlamentare fa parte, sulla strage di via d’Amelio. L’audizione è avvenuta nei mesi scorsi e secondo il quotidiano ci sarebbero delle intercettazioni nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Caltanissetta, che indaga Natoli, su un presunto favoreggiamento alla mafia che testimonierebbero il comportamento di Scarpinato. Dialoghi che sarebbero stati captati casualmente da una microspia piazzata nell’ufficio di Natoli.

Maurizio Gasparri, come noto,   ha più volte chiesto le dimissioni di Cafiero De Raho, ex magistrato, ora pentastellato,  dalla Commissione Antimafia in merito al caso dossieraggi. Ora emerge la  vicenda che vede coinvolto un altro ex magistrato, anche lui pentastellato, Roberto Scarpinato,  membro della Commissione Antimafia, che avrebbe avuto dei colloqui intercettati con l’ex pm Gioacchino Natoli in merito a un’audizione che avrebbe dovuto sostenere proprio in Commissione sulla strage di via d’Amelio. Scarpinato e Natoli, secondo la tesi de La Verità, avrebbero “aggiustato” la versione da fornire davanti all’organismo parlamentare. Scarpinato, minacciando querele, ha smentito sia quella tesi sia che la procura di Caltanissetta gli abbia chiesto conto delle intercettazioni. “Voglio dargli il beneficio della verifica”, spiega Gasparri, precisando però che se le indiscrezioni de La Verità dovessero rivelarsi fondate Scarpinato dovrebbe “trarne le conseguenze”.

‘Per Scarpinato voglio prima capire come stanno queste vicende e poi valuteremo. Ho letto un articolo che mi ha sbalordito, io ho parlato con Maurizio Belpietro e dice che sia vero quanto pubblicato. Non posso emettere conclusioni, ma La Verità si chiama così per un motivo. Se scrivessero bugie entrerebbero in contrapposizione con sé stessi. Scarpinato nega, ma La Verità scrive: il tema è scottante.  Hanno arruolato questi personaggi in Commissione Antimafia, non si sa se per dare un impulso alla Commissione con la loro competenza o per guardare vicende passate da vicino. Per quanto riguarda Giuseppe Conte, come dice il mio amico e direttore dell’Unità Pietro Sansonetti: “Non esiste”. I grillini sono un concentrato di faziosità, giustizialismo ed ipocrisia. Siccome faccio parte della Commissione Antimafia, non faccio come i grillini che prima emettono una sentenza e poi riflettono sugli atti, sulle carte e quant’altro. Io nei confronti di Scarpinato ho una visione critica del suo operato, gliel’ho detto in faccia nell’aula del Senato e sono pronto davanti all’evidenza dei fatti ove fosse confermata a dire quello che ho detto, ma anche di più. Voglio prima vedere come stanno le cose.  La Commissione antimafia ha funzioni e competenze più che adeguate. Bisogna capire perché un organismo ideato da Falcone per contrastare la criminalità organizzata sia diventato uno strumento di investigazione illegale a danno di cittadini scelti secondo una logica politica e giornalistica. Bisogna smascherare quelli che parlano di libertà di stampa e di giornalismo di inchiesta e che invece sono stati postini o buche delle lettere che hanno agito violando ogni norma ed ogni etica professionale. Metteremo in luce anche le connessioni politiche che hanno visto tre procuratori su tre dell’Antimafia finire in parlamento in gruppi parlamentari della sinistra. Non si possono fare domande a se stessi per condizionare in qualche modo il corso di un’indagine che l’antimafia dovrà svolgere in maniera severa, determinata e rapida. Non si perda tempo, si vada avanti con determinazione per fare luce su uno dei più dei più gravi scandali della storia repubblicana. Vogliamo i mandanti, le complicità politiche, editoriali e dell’ordine giudiziario. Senza sconti per nessuno”,  dichiara il senatore Maurizio Gasparri capogruppo di Forza Italia al Senato e membro della Commissione Antimafia.

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