Dall’Italia agli Stati Uniti imperversa un conflitto , nuove idee ma stesso scontro generazionale
Dalla Sapienza ai fatti di Pisa passando per Napoli le proteste degli studenti figlie di un disagio vissuto da tutti, ma anche di un effervescenza politica ideologica senza precedenti degli ultimi anni stanno dimostrando come il mondo sia tremendamente indietro rispetto alle tematiche attuali; laddove i grandi leader del piante trovano posizioni di guerra e di mantenimento dello status quo, ecco che gli studenti di ogni università di ogni nazione e di ogni colore si ribellano per i diritti e per il cambiamento, laddove i leader cercano il modo di vincere armando una delle parti nel conflitto gli studenti sono disposti a farsi arrestare per parlare di pace, ed è visto di cattivo grado, trattato quasi con aggressività chiunque voglia rappresentare un fermo a questo cambiamento inevitabile , diventa un nemico nell’immaginario comune delle nuovissime generazioni. Sembra un nuovo 68’ ,seppur vissuto nell’era del benessere e forse per questo meno partecipato, con delle proteste che stavano formando i leader del domani, la famosa classe dirigente che ogni membro delle istituzioni invoca per il futuro nelle boriose reprimende da padri di famiglia che troppo spesso tradiscono secondi fini elettorali.
Allora è d’esempio la tentata invasione alla conferenza di Vannacci, immagine abbastanza stereotipata della presenza reazionaria, generale con argomenti da conservatori, che sceglie di sua volontà di tornare indietro di 50 anni facendo passare il tutto per la normalità assoluta, dall’omosessualità vista come un fatto anormale ma meramente statistico, alla pelle di colore diverso come bastante per essere esclusi dalla cittadinanza italiana, quantomeno a livello sociale.
Gli avvenimenti ed i tumulti dovrebbero essere di insegnamento per la classe politica perchè dimostrano che i giovani sono anni luce avanti, mentre la politica non riesce, spaccata su tematiche sterili, ad avere una visione futura e produttiva in materia di riforme interne e di politica estera.
