Teatro Argentina
sala squarzina
28 ottobre 2024
Eleonora Duse
Divina al di là del divismo
Serata evento in occasione del centenario dalla scomparsa della grande attrice
conduce
Antonio Audino, curatore de Il Teatro di RAI Radio 3 e critico teatrale
intervengono
Donatella Orecchia, Professoressa Ordinaria in discipline dello spettacolo, Università Tor Vergata
Mirella Schino, Professoressa Ordinaria in discipline dello spettacolo, Università Roma Tre
Restauro digitale dell’opera effettuato dalla Cineteca del Friuli nel 2018 in collaborazione con la Cineteca Sarda di Cagliari
musiche originali composte ed eseguite da Emanuele Stracchi
con esposizione di una riproduzione del costume indossato per La Gioconda di Gabriele D’Annunzio (1899)
reinterpretato da Francesca D’Angelo e Maria Bruni, studentesse dell’Istituto Europeo di Design di Roma
info e orari: ore 19.00 I ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili
Eleonora Duse. Divina al di là del divismo è l’omaggio del Teatro di Roma all’immensa figura di una delle più grandi attrici che ha segnato la storia del teatro, tra divismo e mito, per celebrarne l’arte e il portato rivoluzionario, nel centenario della sua scomparsa, attraverso la serata evento in programma lunedì 28 ottobre (a partire dalle ore 19) nella Sala Squarzina del Teatro Argentina.
Non è facile comprendere oggi quale fu la straordinaria rivoluzione attuata da Eleonora Duse nel teatro del suo tempo, anche se si tratta di una traiettoria creativa che è ancora fortemente vitale e presente in tutto il teatro a noi contemporaneo. Resta tenacemente ancorata alla sua immagine la definizione di “Divina”, soprattutto per le sue interpretazioni dannunziane. Ma l’attrice operò sin dalle sue prime apparizioni sceniche un senso del tutto contrario, allontanandosi radicalmente sia nella vita privata che nell’arte, dal divismo delle grandi attrici ottocentesche, cercando una sua via, solitaria e consapevole, nell’approfondimento delle pieghe più interiori e umane delle figure da lei interpretate. In scena struccata e spettinata, a volte con i suoi abiti quotidiani, così come la vediamo nella pellicola Cenere, tutta tesa a cogliere interiormente e a vivere quei profili femminili che soprattutto ai suoi esordi erano donne fragili, smarrite, dalle vite marginali e difficili. E proprio su questa via arriverà alle grandi figure Ibseniane, scandalose per l’epoca, come Nora in Casa di Bambola. Un percorso che vede le sue tappe più significative proprio al Teatro Valle.
Ne parleranno Donatella Orecchia, professoressa ordinaria di Discipline dello Spettacolo all’Università Roma Due, della quale ricordiamo il libro La prima Duse. Nascita di un’attrice moderna (edizioni Artemide), e Mirella Schino, professoressa ordinaria in Discipline dello Spettacolo all’Università Roma Tre che ha di recente pubblicato il volume Eleonora Duse. Storia e immagini di una rivoluzione teatrale (Carocci Editore), in dialogo con Antonio Audino, giornalista e critico teatrale.
Seguirà la proiezione del film Cenere (Ambrosio, 1916), diretto da Febo Mari, con interpreti Eleonora Duse e Febo Mari, il cui restauro digitale è stato effettuato dalla Cineteca del Friuli. Nel 1996 la Cineteca del Friuli e la Cineteca sarda hanno preservato la copia 35mm positiva su supporto nitrato del film conservata presso il George Eastman Museum di Rochester ristampandola su supporto di sicurezza presso il laboratorio olandese di Haghefilm. A partire da questa copia è stato realizzato il restauro digitale dell’opera.
Inoltre, in sala verrà esposta una riproduzione del costume indossato da Eleonora Duse al Teatro Valle per La Gioconda di Gabriele D’Annunzio andata in scena il 12 maggio 1899, reinterpretato dalle studentesse dell’Istituto Europeo di Design di Roma.
La serata evento inaugura l’apertura al pubblico della seconda sezione della mostra La riscossa della prosa, un allestimento dedicato a due grandi attrici che nella seconda metà dell’Ottocento accompagnarono con la loro arte il passaggio dalla lirica alla prosa, Adelaide Ristori e Eleonora Duse. La mostra si inserisce nel programma di incontri ed esposizioni sugli artisti e gli spettacoli che hanno fatto la storia del Teatro Valle, una serie di allestimenti che ripercorrono e celebrano tre secoli di attività del Teatro Valle, inaugurato nel gennaio del 1727: da Scarpetta ai De Filippo, da Totò alla Magnani, dai Sei personaggi in cerca d’autore al Giardino dei ciliegi, dall’Ente Teatrale Italiano ai nostri giorni. Inoltre, è ancora visitabile la sezione dedicata a Cimarosa, Rossini e Donizetti, il salottino a fianco della Sala Squarzina ospita un’esposizione che ricorda i maestri dell’Opera Buffa del primo Ottocento con illustrazioni, approfondimenti e curiosità.
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