Sicilia. Le cantine tra cambiamento climatico e dazi, il supporto del credito cooperativo. Un incontro alla G. Toniolo e San Michele

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Il convegno “Fra emergenza climatica e bassa remunerazione ai produttori. Dove va la viticoltura siciliana, quali prospettive“, organizzato dalla Toniolo in collaborazione con Vino Connect Sicilia e Confcooperative Sicilia è stato un’occasione di confronto tra produttori, esperti del settore e istituzioni, individuando strategie concrete per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico e alla bassa remunerazione dei produttori siciliani. Lo è stato alla vigilia, anche, di possibili dazi imposti dagli Usa: vale circa 200 milioni l’export di bevande alcoliche verso gli States dalla Sicilia. Al centro del dibattito, la necessità di innovare i processi produttivi, rafforzare la cooperazione e puntare comunque sull’internazionalizzazione per garantire un futuro sostenibile alla viticoltura siciliana. L’evento, ospitato dall’Auditorium “G. Saporito” della BCC G. Toniolo e San Michele di San Cataldo ha messo in luce la necessità di puntare sulla qualità dei prodotti e sulla capacità di resilienza dell’intero settore alle prese con il cambiamento climatico ma anche con possibili dazi grazie al contributo del mondo del credito cooperativo. “La coltivazione della vite è una delle maggiori attività del nostro territorio”, ha detto Salvatore Saporito, Presidente della BCC G. Toniolo, aprendo i lavori “abbiamo organizzato questa giornata per dare un segnale di vicinanza ai produttori“. All’incontro ha partecipato anche Concetto Costa, Presidente della Federazione siciliana delle BCC e Presidente della BCC di Pachino, banca che, insieme alla Toniolo, è partner del progetto Vino Connect realizzato con Federcasse, Confcooperative Sicilia, supportato da Azure Consulting e finanziato da Fondo Sviluppo Spa. “L’incontro di oggi fa parte di questo programma”, ha spiegato Costa, “e segue un percorso di valorizzazione della cultura del vino”. “La Sinergia con il credito può dare risultati importanti”, ha spiegato Gaetano Mancini, alla guida di Confcooperative Sicilia, “serve sostenere questi percorsi e accompagnare le cooperative in questi momenti. Poi c’è anche il tema della collaborazione tra le nostre realtà, abbiamo sfide importanti che ci attendono”. Il dibattito ha coinvolto esponenti di diverse cantine della Sicilia: Gianfranco Lombardo dell’azienda vitivinicola Lombardo di San Cataldo, ha parlato della prospettiva delle cantine familiari; Salvatore Chiantia, Presidente delle Cantine La Vite di Riesi, ha parlato delle prospettive del mercato interno e infine Leonardo Taschetta, Presidente delle Cantine Colomba Bianca di Mazara del Vallo, ha invitato a puntare sulla qualità del prodotto e sui mercati esteri. Nel corso della giornata ci sono anche gli interventi dei docenti della Facoltà di Agraria di Palermo, Claudio Leto e Antonino Pisciotta che hanno illustrato dal punto di vista scientifico l’influenza dei mutamenti climatici nelle diverse annate della vendemmia e la necessità di una attenzione costante. In seguito, quindi, la parola è passata agli esponenti delle istituzioni, chiamati mostrare le prospettive al comparto. Ai lavori ha partecipato Dario Cartabellotta, dirigente generale delle attività produttive dopo avere ricoperto lo stesso incarico all’agricoltura. Allo studio del governo regionale c’è una norma che permetta ai soci delle cooperative di capitalizzare maggiormente le proprie aziende. “Proviamo a costruire un percorso su cooperazione e capitalizzazione”, ha spiegato Cartabellotta, “per rendere più forti le nostre cantine sociali e le nostre cooperative”. “Il mondo del credito cooperativo è sempre stato vicino alle cantine”, ha ricordato il direttore della Banca, Nicola Culicchia (in foto). Ci pregiamo di essere partner delle cantine presenti nel nostro territorio di insediamento”. Proprio questo istituto ha erogato il primo prestito rotativo a favore di una cantina siciliana. La giornata è stata utile per ascoltare dalla voce degli esponenti delle aziende, delle istituzioni e del mondo accademico, quali sono i temi di oggi e le sfide del futuro. Un “laboratorio” di idee e proposte che va alimentato, utile e determinante per consentire alla Toniolo di proseguire con sempre maggiore determinazione e efficacia alla crescita e allo sviluppo del settore vitivinicolo nel mercato interno ed estero. I lavori sono stati moderati e conclusi da Carlo Napoleoni, Responsabile Divisione Impresa del Gruppo BCC Iccrea: “Per il nostro Gruppo l’Agroalimentare è un settore molto importante che rappresenta il 10% dei volumi operativi e nel quale stiamo crescendo. A sostegno degli operatori del settore offriamo, insieme alla BCC presenti sul territorio, risorse finanziarie e competenze specialistiche per accompagnare le aziende sia negli investimenti sia nel sostegno del capitale circolante, anche con operazioni più evolute come l’utilizzo del pegno rotativo sul magazzino la cui prima operazione è stata realizzata proprio su una Cantina vinicola siciliana che ha partecipato oggi al convegno”.

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