Sondaggio: ‘Meloni promossa dal 58,2% degli italiani’. Per l’attivista Lgbt Cathy La Torre ‘è un esempio per le donne’

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Il 57,9% degli italiani ritiene che Giorgia Meloni sia un leader maturo, dato in crescita del 3,1% rispetto al 2023. Mentre il 58,2% la “promuove” come Presidente del Consiglio. Non male per la premier che tra poco toccherà il traguardo dei due anni dal mandato che gli italiani le hanno affidato. Il sondaggio realizzato da Lab21.01 è stato illustrato a “La Piazza”, forum di dibattiti politici organizzati da Affariitalaini.it. Vari sono gli aspetti presi in considerazione per valutare la fiducia nella presidente del Consiglio.

Le percentuali variano a seconda dell’ambito sul quale sono state poste le domande. Per esempio, l’operato del suo governo è giudicato positivamente dal 50,8% della popolazione. Un altro quesito verteva sulla durata dell’esecutivo: il 59,2% ha la sensazione che il governo durerà per tutti e cinque gli anni della legislatura. Alla domanda su quali siano i punti di forza di Giorgia Meloni e del suo governo i giudizi si differenziano. Il merito prioritario per la maggior parte degli intervistati è la politica sul lavoro che sta dando i suoi frutti. Dopo l’era dei sussidi a pioggia di grillina memoria, proprio venerdì l’Istat ha consolidato i numeri già positivi sull’occupazione: a luglio si registra un nuovo record di occupati, donne in primis.

Dunque, il lavoro prima di tutto è un merito che gli italiani attribuiscono alla nuova era instaurata dal governo. A un altro campione piace la grande attenzione ai temi della sicurezza personale e delle infrastrutture.  Meno felici i giudizi sulla scarsa competitività degli stipendi e sulle pensioni: ambiti, infatti, sui quali l’esecutivo sta lavorando con determinazione in vista della manovra economica: “La strada intrapresa è quella giusta. Ora andiamo avanti”: è lo spartito indicato dal vertice di governo, che si è dato obbiettivi importanti di legislatura.  Non sfuggirà il dato macroscopico di questa rilevazione di Lab21.01:  a due anni dall’insediamento del suo governo, Giorgia Meloni continua a piacere e infondere fiducia. Non succedeva da anni che la luna di miele con gli elettori con un governo durasse così a lungo. Nulla hanno portato fake e veleni alla cascina delle opposizioni. Piepoli realizzò qualche mese fa un sondaggio  il Giornale attestando come fosse la prima volta che un governo in carica da quasi due anni mantenesse così alti livelli di consenso.

Interessante spostarsi  sul fronte delle opposizioni: qui, il 72,2% degli italiani ritiene che Elly Schlein non sarebbe in grado di battere la Meloni e ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio; mentre il 57,4% la boccia quale antagonista della leader di FdI. Giudizio che si allarga anche all’intero operato delle opposizioni, giudicato negativamente dal 60,2% della popolazione. Quali possibili candidati premier della sinistra, gli italiani indicano Paolo Gentiloni (17,9%), Stefano Bonaccini (17,2%) ed Enrico Letta (16,9%).

Il sondaggio Piepoli realizzato in esclusiva per il Giornale attesta che è la prima volta che un governo in carica da quasi due anni mantenga così alti livelli di consenso. Il sondaggista inaugura uno spazio sul quotidiano di Alessandro Sallusti dedicato ai trend settimanali. Iniziamo subito con la salute del governo, che il sondaggista valuta molto buona. La fiducia nell’esecutivo Meloni di attesta sul 38 per cento, che  “preso oggi è notevole- spiega Piepoli- . Soprattutto perché quasi in salita rispetto all’inizio dell’anno. È ben vero che è cominciato molto alto all’inizio del suo mandato (Ottobre 2022), a quota 45. Ma sono passati quasi due anni e in termini di adesioni, specialmente quelle della parte più matura della popolazione, non ha perduto «pezzi» nell’immaginario collettivo” . Da circa 60 anni segue l’evoluzione dell’opinione pubblica e i comportamenti della popolazione – tiene a precisare nell’incipit del suo articolo- . Per cui ha il termometro molto aggiornato quando afferma che “nessun governo precedente ha mantenuto questo livello di popolarità (forse anche perché non ne ha avuto il tempo)”.

Al mantentimento del gradimento per il governo hanno concorso moltissimo – anche a livello di inconscio collettivo – le parole della premier Meloni sulla volontà di mantenere la pace, è la sua analisi. Che prosegue individuando proprio nella politica estera il valore principale della fiducia degli italiani. “Circa un terzo degli italiani ha focalizzato la sua attenzione sulle guerre in corso, quella in Ucraina; e quella tra israeliani e i palestinesi estremisti. L’interesse dell’opinione pubblica è stato più indirizzato verso il conflitto in Ucraina nella parte iniziale della settimana; anche in concomitanza con le elezioni presidenziali in Russia vinte da Putin Per poi spostarsi anche sul conflitto in Medio Oriente. La paura derivata dalla guerra è piuttosto forte – scrive Piepoli- ; e, nel caso Italia, è stata focalizzata sulla rassicurazione venuta dalla presidenza del Consiglio. La presidente Meloni per ben due giorni ha rassicurato gli italiani che non invieremo armi offensive in Ucraina; e che quindi ci manteniamo ai margini della guerra. Tutto questo si è ripercosso in positivo sul governo e in particolare su Fratelli d’Italia”.

Fratelli d’Italia svetta come primo partito e “tende persino a rafforzarsi. Il Pd oscilla stentatamente intorno al 20% e il Movimento 5 Stelle che resta un credibile partito di massa malgrado l’incredibilità suscitata spesso in noi ricercatori. Il primo dei tre è guidato dalla leader giusta per i nostri tempi; il secondo è sorretto dalla sua storia e il terzo conta sulla fantasia del suo capo”.

“Piaccia o no Meloni dà una pista a tutti. Ormai è un modello per tante donne. Anche giovanissime: lo percepisco nelle scuole, la generazione Alpha si rivede in lei. Lei è lei. Inarrivabile”: al Foglio Cathy La Torre, attivista dei movimenti Lgbt, avvocato, simpatizzante di Avs  di Bonelli e Fratoianni, che si definisce “osservatrice di sinistra e influencer”, aveva manifestato, un paio di giorni fa, il proprio apprezzamento per alcuni aspetti del fare politica della premier Giorgia Meloni. Nell’intervista aveva detto di riconoscere “il talento politico e comunicativo di Giorgia Meloni”, premier di destra, punzecchiando la leadership di Schlein, “in ritardo come tutto il progressismo”.

Poi  aveva rivolto un appello alla premier: “Mi auguro che la sua svolta dia una spinta concreta a Palazzo Chigi: urgono leggi su Ius Scholae, suicidio assistito, adozioni, unioni di fatto. In Italia tante persone come lei conducono una vita monoparentale. E’ ora di finirla con la retorica della famiglia tradizionale”, ha aggiunto. Per concludere, con sincerità: “Con grande stupore girando per le scuole incontra molti giovanissimi che si rivedono nel modello Meloni”.

Non l’avesse mai fatto: sui social le sono arrivati improperi, insulti, gli haters si sono scatenati contro di lei, qualcuno ha parlato di disgusto. Lei aveva risposto con durezza: “L’unico imbarazzo qui è sputare merda su qualcuno senza manco la decenza di aver letto l’articolo. Ci fosse uno o una che ha letto l’articolo… Entriamo nel merito. Cosa contesti? Meloni ha una comunicazione populista che fa presa sennò non sarebbe lì. Noi a sinistra non riusciamo a trovare un nostro registro altrettanto efficace. Ma a me viene il dubbio che nessuno qua sta aprendo il dibattito. Odiatori senza argomentazioni”.

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