S&P promuove l’Italia che passa da “BBB” a “BBB+”

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Standard & Poor’s promuove l’Italia a pieni voti alzando il rating da ‘BBB’ a ‘BBB+’ mentre l’outlook è stabile. “Il debito pubblico in Italia resterà elevato ma, scrivono gli analisti nel loro dossier, “prevediamo che il rapporto debito-Pil si stabilizzerà a partire dal 2028“.

Inequivocabile anche il giudizio di Bloomberg che definisce l’innalzamento del rating da parte di S&P un’altra vittoria della premier Giorgia Meloni. “Il risultato raggiunto dal governo sottolinea l’operato dell’esecutivo. Che in un contesto di crisi internazionale riesce a dare stabilità ai conti innestando la marcia della crescita”. È un traguardo – prosegue una delle più note agenzie di stampa al mondo – che riabilita l’Italia dopo anni di debolezza nell’euro-zona”. Una medaglia da appuntare al petto per l’esecutivo.

Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, si aspettava la promozione: “Le condizioni dell’economia italiana sono cambiate. È cambiato il modo di condurre i conti pubblici che sono stati gestiti con ragionevolezza e non sono stati trattati come una variabile indipendente. Rispetto a 15 anni fa, quando ci fu il peggioramento delle valutazioni delle agenzie, sono migliorate le condizioni del sistema bancario, che allora erano deboli e in sofferenza. Oggi siamo un creditore nei confronti del Paesi esteri”. Per Bankitalia la valutazione “potrebbe ancora migliorare”.

“Il giudizio di S&P premia la serietà dell’approccio del governo italiano alla politica di bilancio. Nel clima generale di incertezza, prudenza e responsabilità continueranno a essere la nostra linea di azione”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che ribadisce che non c’è bisogno di “cambiare i nostri profili di contabilità, anche in relazione alle minore previsioni di crescita”. Nessuna manovra correttiva alle porte.

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