Lo scorso fine settimana i Paesi Baltici hanno rescisso i contratti stipulati, da diversi decenni, con la rete russa per collegarsi all’indotto del sistema europeo di elettricità erogata Finlandia, Polonia e Svezia. Ma la decisione ha subito riservato un’amara sorpresa perché una serie di fattori hanno portato il prezzo a salire rapidamente e notevolmente. Solo in Estonia il prezzo dell’energia è passato dai 126 euro al MWh della settimana scorsa ai 191 euro al MWh di ieri. Per gli esperti l’impennata dei prezzi è dovuta essenzialmente alle condizioni meteorologiche e ai mercati. Per Elering il gestore del sistema di trasmissione di elettricità e gas estone “questa settimana c’è meno vento, un maggiore consumo di elettricità dovuto al clima più freddo e un leggero aumento del prezzo del gas”. La quotazione del prezzo del gas ha raggiunto il record degli ultimi due anni sul Ttf olandese anche se si prevede che le quotazioni, nei prossimi giorni, potrebbero iniziare a scendere. Al fattore climatico va aggiunta poi la diminuzione, nella regione baltica, delle connessioni dopo la recisione dei contratti dal sistema elettrico di Mosca. A tutto ciò si aggiunge, anche, il fatto che non è stata ancora ripristinata la conduttura sottomarina Estlink 2 danneggiata da un’ancora di una imbarcazione russa qualche mese fa. Conduttura che se funzionasse normalmente determinerebbe un significativo ribasso del costo dell’energia per il Paese.
stonia – Lievita il prezzo dell’elettricità dopo il distacco dalla rete russa
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