Quarantacinque anni dopo sembra destinata a restare senza colpevoli la strage di Ustica. La procura di Roma infatti ha chiesto al gip l’archiviazione dell’ultima inchiesta sul Dc-9 Itavia che la sera del 27 giugno 1980 è precipitato nel mar Tirreno, provocando 81 morti. E’ quanto riferisce il quotidiano la Repubblica, sottolineando che per i pm lo scenario resta comunque quello della battaglia aerea, escludendo la pista della bomba esplosa a bordo. Secondo il quotidiano la procura romana non sarebbe riuscita ad identificare la nazionalità dei caccia in assetto da guerra che proprio quella sera di 45 anni fa erano presenti nei cieli di Ustica e che potrebbero aver provocato l’abbattimento del velivolo diretto da Bologna a Palermo. E questo nonostante le decine di rogatorie internazionali e le numerose testimonianze raccolte dai magistrati. Rogatorie focalizzate in particolare con la Francia e gli Usa. Ci sarebbe stata sostanzialmente poca trasparenza nella collaborazione fornita dai Paesi ai quali l’Italia si è rivolta, con informazioni incomplete, non riscontrabili e in alcuni casi addirittura fuorvianti.
Strage di Ustica, la Procura di Roma ha chiesto di archiviare il caso
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