Summit Nato: Adesione dell’Ucraina sarebbe irreversibile ma ancora non c’è l’accordo

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Il 75 summit della Nato in corso a Washington ruota sul tema dell’adesione della Ucraina all’Alleanza Atlantica. Ma ancora non c’è accordo ancora su nulla: si discute su se Kiev dovrà aderire, sul come e sul quando. La vera ragione dell’incertezza ruota sulle modalità di garantire la sicurezza di un Paese in guerra con la Russia ed evitare che i confini allargati della Nato possano essere da preludio di un nuovo conflitto mondiale. La posta in gioco resta alta ed un ritorno alla ‘cortina di ferro’ comporterebbe un salto all’indietro in un futuro ricco di incognite. Ma allo stesso tempo, escludere l’Ucraina dall’Alleanza, darebbe l’impressione che l’Occidente non avrebbe bisogno di Kiev. Da quanto trapela sembra ancora tutto in alto mare. L’ultima proposta, in ordine di tempo, parla di un percorso “irreversibile” dell’Ucraina verso la Nato, ma include riferimenti alla necessità, da parte di Kiev, di operare all’interno dei suoi confini una massiccia lotta alla corruzione e gettare le basi per un buon governo. Questo sarebbe il frutto di un accordo fra il capo di gabinetto di Zelensky Andriy Yerkmak, e il Consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan. Ma nulla ancora è deciso anche se il tempo della mediazione politica sta per terminare. C’è, però, una certezza: tutti sono dalla parte di Kiev contro Mosca. “La mia aspettativa è che la Nato nel suo 75mo anniversario, e in un momento storico molto particolare, mandi un grande messaggio di unità e di capacità di adattamento ad un mondo che sta cambiando”, dice la premier italiana Giorgia Meloni, alla vigilia del vertice Nato.

“L’Italia porta l’attenzione necessaria sul fronte sud dell’Alleanza, che è inserito al momento nelle conclusioni del vertice”, ha aggiunto Meloni spiegando che “si attende chiaramente anche il sostegno all’Ucraina”. Un sostegno, “che non mancherà neppure in questo vertice”. Quanto al focus dell’Italia sul fronte sud, Meloni ha osservato che si tratta di una “dimostrazione di come la Nato deve saper immaginare il suo ruolo in un contesto geopolitico estremamente complesso”. “Le immagini dei bambini malati oncologici per strada a seguito del bombardamento dell’ospedale pediatrico di Kiev mi sembrano spaventose. Quando si aggredisce così la popolazione civile, e lo si fa con questa veemenza accanendosi sui bambini, i segnali che arrivano sono decisamente altri rispetto a quelli che una certa propaganda russa vorrebbe far passare”, ha aggiunto la premier riferendosi alla dichiarata volontà di Mosca di cercare soluzioni pacifiche al conflitto in Ucraina.

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