Debutto assoluto in Italia per la prima versione dell’Amleto di Shakespeare, con la regia di Patrizio Cigliano e le voci straordinarie di Leo Gullotta e Gigi Proietti. Un evento teatrale che riscrive la storia della scena.
Si scrive un pezzo di storia sul palco dell’OFF/OFF Theatre con The Real Hamlet, uno spettacolo che è, a tutti gli effetti, un caso teatrale e letterario. Per la prima volta in Italia va in scena la versione “originale” e più antica dell’Amleto di William Shakespeare, pubblicata nel 1603 e rimasta nell’ombra per secoli. Un’edizione più breve, più tagliente, più vicina allo spirito seicentesco che animava le prime rappresentazioni elisabettiane. Un Amleto crudo, asciutto, vivo. E finalmente reale.
A firmare traduzione, adattamento e regia è Patrizio Cigliano, che ne è anche protagonista. Il suo Amleto è un uomo in azione, non più solo l’icona del tormento interiore, ma un attore politico e sociale, un trickster che si muove tra verità e finzione, riscoprendo la matrice mitica della leggenda scandinava di Amleth. Accanto a lui, un cast affiatato e potente: Giulia Ricciardi è una Gertrude ambigua e fragile, Nicolò Scarparo veste i panni del Re Claudio, Nicola Marcucci è un Polonio tragico e grottesco, Laura Marcucci dona profondità e delicatezza a Ofelia, Sebastian Gimelli Morosini è Orazio, Luca Giacomini interpreta un Laerte furioso e vibrante, mentre Gigi Palla e Cristiano Arsì danno corpo alla coppia Rosencrantz e Guildenstern, simboli del meccanismo di sorveglianza della corte.
Il valore dell’evento cresce grazie alla voce narrante di Leo Gullotta, che guida il pubblico con l’eleganza di uno Shakespeare contemporaneo, e alla straordinaria partecipazione “in voce” del M° Gigi Proietti, che dà voce allo Spettro del Re defunto, presenza inquieta e potente, eco di verità mai ascoltate.
La scena, spoglia di elementi naturalistici, è costruita attraverso un uso raffinato delle luci – calde e fredde – che diventano architettura emotiva e politica. Le une raccontano la morte, la follia, l’isolamento; le altre l’illusione dell’affetto, dell’inganno, del potere. L’intero spazio scenico è popolato da presenze costanti: i personaggi non escono mai davvero di scena, rendendo la corte danese un panopticon di sorveglianza e sospetto, più che mai attuale.
La musica originale di Giacomo Del Colle Lauri Volpi, elettronica e stratificata, accompagna il flusso con una tensione sottile e persistente. Le scene sono firmate Ambramà, i costumi da Paola Tosto, i contributi video da Giuliano Emanuele. Fondamentale il lavoro degli aiuto registi Letizia Cerenzia, Oronzo Salvàti, Luca Baeli, Mattia Molica, con un ringraziamento speciale a Roberto Molinelli.
Prodotto dalla Compagnia Moliere srl, per un progetto dell’Associazione Culturale Arcadinoè, The Real Hamlet è un’opera che riesce a fondere rigore filologico, consapevolezza contemporanea e una sorprendente vitalità scenica. Sotto la direzione artistica di Silvano Spada, lo spettacolo si presenta al pubblico come un’esperienza classica e insieme pop, con un ritmo cinematografico, intelligenza artificiale per i video e un’anima decisamente elisabettiana.
Uno Shakespeare che, senza tradire la profondità originaria, torna a essere vivo, urgente, “pop” nel senso più alto: popolare, accessibile, vibrante. Questo Amleto non è un reperto da museo, ma un corpo vivo che si agita tra fantasmi e verità, che duella con il presente e che parla direttamente allo spettatore del nostro tempo.
The Real Hamlet sarà in scena fino a domenica 27 aprile all’OFF/OFF Theatre di Roma, in Via Giulia 20. Un’occasione unica per vedere con occhi nuovi il capolavoro più famoso della storia del teatro. E per riscoprire, davvero, chi è Amleto.



Valentina Nasso