Con un giuramento al Quirinale Tommaso Foti è diventato il nuovo ministro agli Affari europei, Pnrr e coesione, in sostituzione del dimissionario Raffaele Fitto, diventato vicepresidente esecutivo della Commissione Ue. Al capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera sono andate tutte le deleghe di Fitto: gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR.
“Tommaso Foti ha giurato da ministro nelle mani del presidente Mattarella e a lui desidero rivolgere le più sentite congratulazioni, mie personali e di tutto il governo”, dichiara in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Tommaso – prosegue la nota di Palazzo Chigi – è un politico di grande esperienza e capacità, tra le migliori risorse di cui Fratelli d’Italia dispone oggi. Ha una lunga carriera parlamentare alle spalle e, da capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, ha saputo dimostrare in questa legislatura il suo valore e la sua competenza, guidando il principale partito di maggioranza a Montecitorio. È un militante, appassionato e coerente, che ha dedicato fin da giovanissimo la sua vita al servizio della sua comunità e della Nazione”.
“Il ministro Foti raccoglie il testimone di Raffaele Fitto, neo vicepresidente Esecutivo della Commissione europea, e io sono certa che saprà lavorare con la sua stessa determinazione e la sua stessa meticolosità. Per il bene dell’Italia e degli italiani”.
La Russa: ha competenza e determinazione
Tra i primi a rivolgere gli auguri di buon lavoro al neo ministro, il presidente del Senato, Ignazio La Russa: “Un incarico di grande responsabilità e strategico per il futuro della nostra Nazione. Sono certo – scrive La Russa – saprà svolgerlo con la competenza e la determinazione che lo hanno sempre contraddistinto in questi anni”.
“Congratulazioni a Tommaso Foti, nuovo ministro dopo la nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione europea”, scrive sui social Fratelli d’Italia, che nel post aggiunge: “Buon lavoro ad entrambi, certi che saprete svolgere al meglio i vostri incarichi per il bene dell’Italia”.
“Una scelta che premia le qualità umane e le sue note capacità politiche e professionali, che ha saputo profondere in ogni contesto e incarico che ha rivestito”, commenta Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato. “Giorgia Meloni -aggiunge- non poteva fare scelta migliore per sostituire Raffaele Fitto, un ministro di qualità e che ha gestito con grande capacità il dossier Pnrr, consentendo all’Italia di diventare un modello sul piano dell’attuazione. Tommaso Foti saprà fare altrettanto. Quindi a lui buon lavoro per questo incarico dove otterrà grandi risultati per il bene dell’Italia”.
“Desidero congratularmi con Tommaso Foti per la sua nomina a Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr. Grazie alla sua esperienza e alla sua determinazione, sono certo che saprà dare continuità all’importante lavoro svolto da Raffaele Fitto, affrontando con serietà le sfide strategiche che attendono il nostro Paese. In un momento cruciale per il futuro dell’Unione Europea, il ruolo dell’Italia si conferma centrale: consolidare la credibilità del nostro Paese all’interno delle istituzioni europee è fondamentale per utilizzare al meglio le opportunità del PNRR e rafforzare la coesione territoriale. A Tommaso Foti rivolgo i miei migliori auguri di buon lavoro per questa importante responsabilità”. É quanto scrive, in una nota, Nazario Pagano, Presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera.
Tommaso Foti (“Masino“, per gli amici più intimi) è nato a Piacenza nel 1960 e ha conseguito la maturità scientifica al Liceo Respighi nel luglio 1978. La politica, per lui, fu una passione precoce, tanto che a 16 anni si iscrisse al Fronte della Gioventù, l’organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale. “La mia prima palestra di confronto, non di rado, anche di scontro, politico”: così descrisse gli anni del liceo. A 20 anni divenne consigliere comunale nella sua città per il Movimento Sociale Italiano. Foti ricoprì la carica fino al 1994. Nel 1995 aderì alla svolta di Fiuggi di Gianfranco Fini, che portò allo scioglimento del Msi-Dn e alla nascita di Alleanza Nazionale. Nel 1996 il passaggio in Parlamento. Foti venne eletto alla Camera per il Polo per le Libertà, in quota Alleanza Nazionale, nel collegio di Piacenza. Nel 1998 venne nominato vicesindaco di Piacenza con delega al Bilancio, all’Economato e alle Imposte e Tasse e ricoprì la carica fino al 2001, quando dovette dimettersi per via dell’incompatibilità tra incarichi nazionali e incarichi amministrativi locali: nel frattempo era diventato anche presidente della Bicamerale. Venne riconfermato alle Politiche del 2001, del 2006 e del 2008.
Voltò le spalle al PdL quando dette sostegno al governo Monti: a dicembre 2012 prese parte alla scissione guidata da Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto che portò alla nascita di Fratelli d’Italia. Dopo una pausa dalla politica nazionale, venne rieletto alla Camera nel 2018 e nel 2022.
Il 9 novembre 2022 divenne presidente del gruppo FdI alla Camera, in sostituzione del deputato Francesco Lollobrigida, diventato ministro dell’Agricoltura. Il 2 dicembre 2024, come detto, è diventato ministro agli Affari esteri in sostituzione di Raffaele Fitto.