Giovanni Toti si è dimesso, non è più il presidente della Liguria. Il governatore sospeso, accusato di corruzione, falso e voto di scambio, è agli arresti domiciliari dal 7 maggio e ha sempre rifiutato di fare un passo indietro. Nelle scorse ore, però, l’ipotesi è diventata sempre più concreta. Ad annunciare le sue dimissioni ai liguri è stato il suo fedelissimo, nonché assessore alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone. Ieri in un Consiglio regionale ad alta tensione la questione Toti, con l’ipotesi dimissioni e le future elezioni regionali, è entrata in molti degli interventi in aula. “Siamo ai titoli di coda e nessuno riesce ad ammettere che è finita. Non avete il coraggio politico di dirlo. Il destino di quello che accade in questa regione non si discute qua. Non c’è neanche la dignità politica di affrontare in aula la crisi della destra. È evidente che siete a fine corsa. Non dovete indignarvi, ma dovete prenderne atto”, ha detto il capogruppo del Pd Luca Garibaldi. “Se perdete stavolta, con tutto quello che avete fatto, farete ridere. Avete avuto tutti gli aiuti possibili. Riuscirete a far cadere questa amministrazione ma non cadrà qua dentro perché la compattezza della maggioranza ha tenuto. Sui temi importanti non ci siamo mai divisi”, ha risposto il consigliere di Forza Italia Vaccarezza.