Firmando decine di direttive, Trump ha dimostrato di voler rapidamente attuare la sua agenda, indipendentemente dalla controversia o dalla resistenza che avrebbe potuto generare. Tra i principali ordini esecutivi: ritiro dagli accordi internazionali, come quello di Parigi sul clima e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità; repressione dell’immigrazione: dichiarando un’emergenza nazionale al confine meridionale, ordinando la deportazione di immigrati illegali, dando l’autorizzazione all’agenzia ICE di entrare nelle chiese, nelle scuole e negli ospedali per eseguire le deportazioni. Trump ha firmato ordini che smantellano i programmi di diversità, equità e inclusione (DEI).
Ci sono anche Andrew Zabavsky e Terence Sutton, entrambi poliziotti, tra le persone a cui Donald Trump ha concesso la grazia nei suoi primissimi giorni alla Casa Bianca. Il primo, un ex ufficiale di polizia di Washington, è stato condannato lo scorso anno a quattro anni di carcere e tre di libertà condizionale per aver coperto le responsabilità di un altro agente, coinvolto in un inseguimento mortale. Quell’altro agente è proprio Terence Sutton, coinvolto in un caso che ricorda per certi versi la morte di Ramy Elgaml, il 19enne morto durante un inseguimento con la polizia a Milano stradale nella notte fra sabato e domenica.
Con i dazi Trump colpisce subito Canada e Messico, ma è pronto a colpire anche l’Europa. Al vertice di Davos, in collegamento video, giovedì Trump ha ribadito alle aziende europee che se non vogliono subire i dazi dovranno investire, produrre e creare lavoro negli Stati Uniti. I sostenitori di Trump hanno visto in queste azioni le promesse subito mantenute “per fare di nuovo grande l’America”.
Trump potrebbe evitare i dazi all’Italia
Concederete un break all’Italia sui dazi? «Meloni mi piace molto, vediamo cosa succede!». Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha risposto alla domanda della corrispondente Mediaset, Maria Luisa Rossi Hawkins su eventuali tariffe verso il nostro Paese. Trump ha risposto alla domanda della giornalista Mediaset prima di salire sull’elicottero su cui è stato trasportato all’Air Force One per volare in North Carolina e California.
Trump ha anche sottolineato che «preferirebbe non» imporre dazi alla Cina, dopo le ripetute promesse fatte in campagna elettorale di colpire il più grande rivale economico degli Stati Uniti con pesanti imposte sulle importazioni. Alla domanda in un’intervista con Fox News se potesse fare un accordo con il leader cinese Xi Jinping su Taiwan e il commercio, Trump ha risposto: «Posso farlo perché abbiamo qualcosa che vogliono, abbiamo una pentola d’oro». «Abbiamo un potere molto grande sulla Cina, e sono i dazi, e loro non li vogliono, e preferirei non doverli usare. Ma è un potere tremendo sulla Cina», ha detto Trump che comunque aveva già annunciato che le tariffe del 10 percento su tutte le importazioni cinesi potrebbero entrare in vigore il primo febbraio
A proposito delle politiche economiche varata dall’amministrazione Trump, «quella che potrebbe essere la nuova “Golden Age” di Stellantis negli Stati Uniti si sta delineando, suggellata dagli incontri tra il presidente di Stellantis John Elkann e il numero uno della Casa Bianca. Stellantis è il primo dei grandi gruppi automobilistici europei a rispondere al rischio di nuovi dazi sulle produzioni extra Usa rilanciando sulla produzione negli stabilimenti nordamericani» ha scritto Il Sole 24 Ore.