Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato alcuni alti funzionari tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth, per valutare ed eventualmente adottare misure sull’Ucraina. Tra queste, scrive il New York Times, rientrerebbero «la sospensione o l’annullamento degli aiuti militari americani all’Ucraina», comprese le ultime spedizioni di munizioni e attrezzature autorizzate e pagate durante la presidenza di Joe Biden. Ma un presidente americano può rifiutarsi di spendere fondi, in questo caso destinati all’Ucraina, e approvati dal Congresso?
L’atto con cui un presidente può revocare o ritardare fondi già autorizzati dal Congresso è chiamato Impoundment, una sorta di “sequestro”. Risale ai tempi di Thomas Jefferson e si tratta di una pratica controversa, che ha a che fare con la divisione dei poteri esecutivo e legislativo, e che è stata limitata a seguito degli abusi del presidente Richard Nixon nel 1974. Ora la legge, nota come “Impoundment Control Act”, dà al presidente il potere di ritardare o annullare determinati fondi, ma tale revoca deve essere approvata dal Congresso, controllato oggi, dai repubblicani). Più nello specifico un Capo di Stato può rimandare lo stanziamento di finanziamenti deciso in precedenza ma solo a determinate condizioni: nel caso sussistano «ostacoli pratici» o «per impiegare i fondi in modo più efficiente». I rinvii della spesa non devono estendersi oltre l’anno fiscale e il Congresso può annullarli utilizzando un processo accelerato. I motivi di tale richiesta, in sintesi, dovrebbero essere «programmatici» piuttosto che «politici».
Nel caso, invece, di ‘rescission, rescissione’, il presidente può proporre l’annullamento, ma Camera e Senato devono esprimersi sulla questione entro 45 giorni. Trump aveva già congelato i fondi destinati all’Ucraina e stanziati dal Congresso.
Sono trascorsi 50 giorni dall’ultimo annuncio del Pentagono relativo a un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina. Sotto l’amministrazione Biden, dopo l’invasione russa del 2022, tali dichiarazioni avvenivano con cadenza bisettimanale. E il Pentagono – precisa il Nyt – ha stimato che nei magazzini americani resterebbero armi per 3,85 miliardi. Che, ora, potrebbero non arrivare a Kiev. Certo è che senza le armi americane l’Ucraina ha possibilità di sopravvivenza molto basse.
Trump ha detto che non «tollererà ancora a lungo» la posizione di Volodymyr Zelensky sul cessate il fuoco. «Questo ragazzo non vuole che ci sia la pace finché avrà il sostegno dell’America e l’Europa», ha detto commentando le dichiarazioni del presidente ucraino dopo il vertice di Londra.
Il segretario alla Difesa americano Pete Hegseth, intanto, ha ordinato al Pentagono di interrompere le operazioni informatiche offensive contro la Russia. Lo scrive sempre il Nyt, citando un funzionario in carica e due ex funzionari informati. La decisione sembra rientrare nello sforzo più ampio di coinvolgere il presidente russo Vladimir Putin in colloqui sull’Ucraina e per il miglioramento delle relazioni con Washington. Le istruzioni di Hegseth al Cyber Command degli Stati Uniti non sono state rese note pubblicamente e sono state emesse prima dell’incontro di venerdì alla Casa Bianca fra il presidente americano Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.