Il nuovo governo siriano a guida Al Sharaa per colmare il vuoto militare lasciato dal ritiro della Russia e dell’Iran in Siria, secondo fonti internazionali, starebbe negoziando diversi accordi con la il ministero della Difesa turco, al fine di rafforzare la propria posizione e di difendersi da eventuali attacchi israeliani, tollerati dagli Stati Uniti d’America. A tal proposito sono sempre più frequenti le voci di un imminente incontro tra il presidente ad interim siriano Ahmad Al Sharaa, meglio conosciuto col nome di battaglia di Al Jolani, e il suo collega turco Recep Tayyip Erdoğan. L’incontro bilaterale, che potrebbe avvenire già entro questo fine settimana, a giudizio della comunità internazionale rappresenterebbe un’ulteriore conferma del ruolo preponderante di Ankara nella politica di Damasco. Secondo indiscrezioni durante l’incontro si parlerà, certamente di difesa congiunta, uno scenario che mette in allarme sia le monarchie del Golfo che Israele, che considera un eccessivo rafforzamento del Paese una minacia alla sua supremazia nella regione. Sull’argomento Marhaf Abu Qasra, il ministro della Difesa siriano ha fatto sapere senza menzionare direttamente la Turchia che la nuova amministrazione vorrebbe creare forti alleanze con le potenze del Medio Oriente. Una posizione quella turcha che la Siria accoglierebbe con gradimento in vista di una partnership su settori come armamenti, addestramento, difesa aerea.