Turchia: rissa in Parlamento sul caso Atay

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In Turchia sta facendo scalpore una rissa scoppiata in Parlamento che ha causato anche due feriti tra i deputati. Le immagini e le ragioni della zuffa.

Una rissa è scoppiata in Parlamento, in Turchia. Due i deputati che sono rimasti feriti: sono loro che hanno dato il là alla zuffa che si è rapidamente accesa e ha coinvolti molti altri parlamentari.

La rissa è scoppiata nel corso di una seduta straordinaria tenuta venerdì 16 agosto e terminata per le violenze.

L’Assemblea generale turca si era riunita per discutere dell’incarcerazione di Can Atalay, deputato eletto dal Partito dei lavoratori turchi.

Un parlamentare del partito d’opposizione, Ahmet Sik, è salito sul podio per parlare e ha attaccato gli avversari politici, il Partito della Giustizia e Sviluppo (Akp), islamico-conservatore, attualmente al governo.

Rivolgendosi a loro, ha detto a gran voce: “Non avete vergogna”, come riporta l’agenzia askanews.

L’accusa ha fatto scatenare un deputato dell’Akp, Izmir Alpay Ozalan, che gli si è avvicinato, gli si è parato contro e gli ha tirato uno schiaffo.

Dallo scontro fisico dei due, si è passato all’intervento di molti altri parlamentari che hanno dato alimentato la violenta rissa.

Sono almeno due i politici che sono rimasti feriti, all’altezza degli occhi, tra le decine che hanno partecipato all’alterco che è durato quasi mezz’ora.

In Turchia sta facendo scalpore una rissa scoppiata in Parlamento che ha causato anche due feriti tra i deputati. Le immagini e le ragioni della zuffa

Una rissa è scoppiata in Parlamento, in Turchia. Due i deputati che sono rimasti feriti: sono loro che hanno dato il là alla zuffa che si è rapidamente accesa e ha coinvolti molti altri parlamentari.

La rissa è scoppiata nel corso di una seduta straordinaria tenuta venerdì 16 agosto e terminata per le violenze.

L’Assemblea generale turca si era riunita per discutere dell’incarcerazione di Can Atalay, deputato eletto dal Partito dei lavoratori turchi.

Un parlamentare del partito d’opposizione, Ahmet Sik, è salito sul podio per parlare e ha attaccato gli avversari politici, il Partito della Giustizia e Sviluppo (Akp), islamico-conservatore, attualmente al governo.

Rivolgendosi a loro, ha detto a gran voce: “Non avete vergogna”, come riporta l’agenzia askanews.

L’accusa ha fatto scatenare un deputato dell’Akp, Izmir Alpay Ozalan, che gli si è avvicinato, gli si è parato contro e gli ha tirato uno schiaffo.

Dallo scontro fisico dei due, si è passato all’intervento di molti altri parlamentari che hanno dato alimentato la violenta rissa.

Sono almeno due i politici che sono rimasti feriti, all’altezza degli occhi, tra le decine che hanno partecipato all’alterco che è durato quasi mezz’ora.


Almeno due parlamentari dell’opposizione sono rimasti feriti durante la scazzottata. I filmati mostrano la rissa, e anche il personale che pulisce le macchie di sangue dall’Aula.
Atalay è uno dei sette imputati condannati nel 2022 a 18 anni di carcere in un controverso processo costato l’ergastolo al pluripremiato filantropo Osman Kavala. Dal carcere, Atalay, 48 anni, si è candidato per un seggio in parlamento in rappresentanza della provincia di Hatay nelle elezioni generali dello scorso maggio ed è stato eletto membro del partito dei lavoratori, di sinistra. Ne è nato un lungo contenzioso tra i sostenitori del presidente Recep Tayyip Erdogan. Il primo agosto scorso la Corte costituzionale ha stabilito che la cacciata di Atalay da membro del parlamento è stata “nulla e non avvenuta”.

Non si tratta della prima volta che episodi del genere scoppiano nel Parlamento in Turchia. Per esempio, nel gennaio del 2017, quando un’altra rissa scoppiò tra deputati dell’Akp ed esponenti dell’opposizione. Allora l’accusa era di aver violato la segretezza dello scrutinio durante il voto sulla riforma costituzionale presidenzialista voluta da Recep Tayyip Erdogan.

A maggio 2016 poi si raggiunse forse il picco. Nell’arco di una settimana, ci furono ben due risse in Parlamento: a infuocare gli animi, sempre la riforma costituzionale e la proposta di revoca dell’immunità parlamentare agli esponenti del movimento filo-curdo Hdp.

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