Ucraina, gli europarlamentari italiani e la scelta di non decidere

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La mozione votata dal Parlamento europeo sugli aiuti destinati all’Ucraina e sul diritto di difendersi anche oltre i confini russi, ha visto formarsi uno schieramento trasversale degli europarlamentari italiani. Ne è venuto fuori un intreccio innaturale in cui destra e sinistra si sono mescolate , isolandosi dalla maggioranza degli altri rappresentanti. Sinceramente di solidarietà nazionale in politica estera nemmeno l’ ombra. La mozione approvata con 425 voti a favore su 619 votanti. Quindi l’ Italia ha contribuito in minima parte a tale risultato. Possiamo tranquillamente affermare che è prevalsa una linea metà neutralista e metà isolazionista. Lega e Cinque Stelle, sono andati oltre: no ad altri aiuti militari all’ Ucraina e no al diritto di difendersi oltre il confine russo. Il risultato è chiaro: gli eurodeputati italiani si sono separati dalle loro famiglie politiche di appartenenza. E questo vale sia per il centrodestra che per il PD. Quello che allarma di più è che nel governo c’è la Lega di Matteo Salvini che va in controtendenza rispetto alle altre forze di maggioranza, in politica estera. Salvini e i suoi tirano dritto per la loro strada anti Ucraina e anti atlantica. Alla lunga questa frattura potrebbe rivelarsi pericolosa, qualora si giungesse ad un tavolo di trattative per la pace. Il Pd invece, ha assunto una linea molto variegata e multiforme, sparpagliata e questo mette in evidenza la debolezza di questo partito e della sua leadership che non riesce a coordinare le varie anime del centro-sinistra, pur avendo una lunga tradizione all’ interno del gruppo socialista europeo e dei democratici. Questi hanno dovuto arrendersi all’ evidenza che nel gruppo italiano esistono sensibilità differenti. Alla fine sono stati tollerati o commiserati? Dobbiamo affermare che il PD si è come dissolto? Altro che campo largo! La linea sull’ Ucraina la impone Conte e lo stesso potrebbe accadere con le audizioni del neo commissario Fitto. Quindi i grillini più coesi e più intransigenti, forse anche spregiudicati. A questo punto il comportamento del PD rischia di far perdere voti sia di quelli pro Ucraina, che dei filo-russi. Contro i filo occidentali da una parte e contro i cosiddetti pacifisti dall’ altro. Il sommo Poeta li avrebbe collocati nel vestibolo infernale: tra gli ignavi .

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