Non si arresta l’avanzata ucraina che ha colpito una base aerea militare russa, nella regione di Lipetsk, a 300 chilometri dal confine con l’Ucraina. Fonti dell’esercito di Kiev fanno sapere che l’azione militare non è stata compiuta con armi italiane. Ieri, l’avanzata ucraina prosegue spedita nell’Oblast’ di Kursk con i militari che sono arrivati a 35 chilometri dal confine internazionale con l’Oblast’ di Sumy. Secondo gli osservatori internazionali l’esercito di Kiev non sarebbe in grado di controllare il territorio, mentre fonti russe parlano di piccoli gruppi che non cercano immediatamente di mantenere le posizioni. L’attacco è stato sferrato utilizzando nella notte alcuni droni che con i loro ordigni hanno colpito alcuni depositi e altre installazioni facendo divampare un grosso incendio con, altre, detonazioni che si sono avvertite. Igor Artamonov, il governatore regionale di Lipetsk ha dichiarato lo stato di emergenza.