Al momento gli statisti in Europa ( ma ce ne sono?) chiedono a Trump e a Putin di sedersi al tavolo delle trattative sul cessate il fuoco in Ucraina, ma invano. Per il momento non se ne parla, verranno accontentati a giochi fatti , giusto per rimarcare che non contano nulla. Sono anni che in Europa si fanno annunci e proclami circa la costituzione di un esercito comune, senza mai fare un passo avanti. Hanno fatto a gara nei viaggi verso Kiev , con le borse piene di promesse, il più delle volte non mantenute o solo con grande ritardo. E adesso si piangono addosso perché spaventati alla sola idea di doversi sostituire agli americani nel sostegno a Kiev, soprattutto quando si discute della forza militare che dovrebbe vigilare lungo un confine di circa mille chilometri, tra l’ Ucraina e territori conquistati dai russi , con il rischio concreto di scontri , soprattutto per i Paesi confinanti dell’ Europa del nord, ai quali Putin ha sempre guardato,come oggetto del suo desiderio di conquista. E i leader della sinistra moderata sono molto tiepidi al riguardo, perché vengono tirati per la giacca dall’ ala pacifista. Per quel che riguarda l’ Italia si distingue da questa sorta di resa collettiva, ma grazie solo al Presidente Mattarella che non perde occasione di ribadire che l’ Europa non si piegherà mai al volere di qualche feudatario di turno. La sinistra italiana blatera parole vuote senza senso . A destra , al contrario, si assiste ad una ridicola e risibile corsa a farsi belli con Donald Trump. Si sbracciano tutti per ricevere complimenti dalla Casa Bianca. I titoli volano: il nuovo pontiere tra Europa e Usa, la nuova Merkel che sarà capace di dialogare con l’ alleato d’ oltre Oceano ecc. La solita Italia ” che a ritroso degli anni e dei fati è risospinta ai prischi dolor “.
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