Dilagano sui social del Regno Unito notizie secondo le quali ci sarebbero alcuni falsi candidati alle prossime elezioni. Il primo caso riguarderebbe un candidato del partito populista di destra Reform UK alle recenti elezioni nel Regno Unito non fosse reale. A scatenare la bagarre pare sia stata una foto di Mark Matlock, candidato alla carica di deputato per Reform UK nella circoscrizione di Clapham e Brixton Hill, nel sud di Londra, che ha scatenato una vera e propria ondata di critiche sul fatto che il partito di estrema destra abbia presentato candidati falsi alle elezioni. Secondo alcuni osservatori la foto in questione sarebbe stata alterata digitalmente, cosa che ha fatto pensare e gridare all’inesistenza di Matlock. Pare, secondo informazioni non confermate, che Reform avrebbe schierato candidati inesistenti anche in altri seggi. A supportare queste tesi ci sarebbe il fatto che Matlock non avrebbe tenuto nessun comizio e che i suoi candidati competitors non lo avrebbero mai incontrato. A tutto ciò si aggiunge il fatto che il candidato in questione non si sarebbe vedere, neanche in fase di conteggio, lo scorso 5 luglio, quando sono stati proclamati i risultati elettorali. Ma, nonostante le voci, al momento, non ci sarebbero prove certe che Reform UK abbia schierato candidati falsi o inesistenti. D’altro canto diversi organi di informazione nazionali, come il Guardian, la BBC e Sky News, avrebbero confermato l’identità di Matlock che, pochi giorni dopo le elezioni, è apparso su GB News per chiarire i fatti. Anche se nessuno dei candidati di Reform sembra essere falso, la BBC riferisce che il partito ha faticato a trovare candidati e che, in alcuni casi, ha dovuto reclutare amici e familiari dei membri dello staff. Alcuni di loro hanno finito per fare pochissima campagna elettorale, se non addirittura nulla. Questi cosiddetti “candidati sulla carta”, che appaiono sulla scheda elettorale ma non si fanno vedere, sono una caratteristica comune delle elezioni britanniche. Questo perché i partiti politici ricevono più di 22.000 sterline (26.000 euro) per ogni seggio conquistato e altre 45 sterline per ogni 200 voti ottenuti. Oltre a questo incentivo finanziario a schierare candidati in ogni circoscrizione, Reform sostiene che così facendo si aumenta la democrazia, in quanto si dà la possibilità al maggior numero possibile di persone nel Paese di votare per loro. Tutto questo avviene dopo che un candidato di AI si è presentato alle recenti elezioni generali nel Regno Unito: AI Steve si è candidato nel collegio elettorale di Brighton Pavillion, ma ha raccolto solo 179 voti. Il suo creatore, Steve Endacott, ha dichiarato di aver voluto che il suo avatar fosse presente alla Camera dei Comuni per combattere la disillusione della popolazione britannica nei confronti della politica. “Cercherò di usare la tecnologia per connettermi direttamente con le opinioni dei miei elettori” ha dichiarato al momento delle elezioni. Il Regno Unito non è nuovo a nuovi candidati alle elezioni. Non è raro vedere personaggi come Elmo, il Conte Binface e Barmy Brunch contendersi i seggi accanto a politici più ortodossi.