Si interroga in particolare sulla fiducia, quella che manca sempre più nella politica in questi anni, l’ultimo sondaggio SWG per il TgLa7 diretto da Enrico Mentana. Fiducia nei leader di partito, fiducia che ormai spesso latita, che non si rispecchia in un’ideologia o in un programma che non sia propaganda elettorale, che non vede incrinato lo status di Giorgia Meloni mentre registra un’incongruenza tra la performance del Movimento 5 Stelle e quella del suo leader Giuseppe Conte. Nessuna buona notizia per Elly Schlein alle prese con le solite spaccature all’interno del Partito Democratico.
Rispetto a un anno fa, la premier e leader di Fratelli d’Italia resta al vertice con il 37% degli intervistati che risponde di nutrire molta o abbastanza fiducia nella Presidente del Consiglio. Il ruolo di responsabilità e governo deve far bene anche al vice primo ministro e ministro degli Esteri Antonio Tajani, leader di Forza Italia, in crescita al 32%. Non si può dire lo stesso per Schlein, che scivola anche se di poco, al 26%. Brutta la performance di Conte, che perde quasi mezzo punto percentuale e scende al 25%.
FOTO DA X
Seguono il segretario della Lega Matteo Salvini al 22%, Carlo Calenda di Azione al 22% – è la miglior performance: +4%, Maurizio Lupi di Noi Moderati al 19%, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra al 18% e al 17%. L’ex premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi chiude all’11%. Logico e consequenziale che i leader preferiti degli elettori della maggioranza siano Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini, quelli dell’opposizione siano Elly Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni.
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Gli orientamenti di voto sui partiti italiani nel sondaggio SWG
Per quanto riguarda i partiti, sale perfino Fratelli d’Italia, dello 0,2%, fino al 30,2%. Segue a distanza, non senza difficoltà, il Partito Democratico di Elly Schlein alle prese con il riarmo europeo e gli ostacoli all’interno degli stessi dem, al 22,4%. Cresce di quasi mezzo punto percentuale il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, al 12,4%. È la stessa percentuale che l’ex premier e “avvocato del popolo” ha perso, in fiducia, nel giro di un anno secondo l’indagine.
A seguire, nella coalizione di centrodestra, Forza Italia al 9,2%, sempre in vantaggio rispetto all’alleato di governo, la Lega, all’8%. Scivola dello 0,2% l’Alleanza Verdi e Sinistra, al 6,3%. Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi, i due partiti dell’ex Terzo Polo imploso, sono al 3,5% e al 2,4%. +Europa è al 2%. Noi Moderati di Maurizio Lupi è al 2,6%. Alla generica voce “altre liste” va il 2,6%. A conferma degli alti tassi di astensionismo, la percentuale del 32% di chi “non si esprime”, in crescita di un punto percentuale rispetto ad appena una settimana fa.
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Si interroga in particolare sulla fiducia, quella che manca sempre più nella politica in questi anni, l’ultimo sondaggio SWG per il TgLa7 diretto da Enrico Mentana. Fiducia nei leader di partito, fiducia che ormai spesso latita, che non si rispecchia in un’ideologia o in un programma che non sia propaganda elettorale, che non vede incrinato lo status di Giorgia Meloni mentre registra un’incongruenza tra la performance del Movimento 5 Stelle e quella del suo leader Giuseppe Conte. Nessuna buona notizia per Elly Schlein alle prese con le solite spaccature all’interno del Partito Democratico.
Rispetto a un anno fa, la premier e leader di Fratelli d’Italia resta al vertice con il 37% degli intervistati che risponde di nutrire molta o abbastanza fiducia nella Presidente del Consiglio. Il ruolo di responsabilità e governo deve far bene anche al vice primo ministro e ministro degli Esteri Antonio Tajani, leader di Forza Italia, in crescita al 32%. Non si può dire lo stesso per Schlein, che scivola anche se di poco, al 26%. Brutta la performance di Conte, che perde quasi mezzo punto percentuale e scende al 25%.
Seguono il segretario della Lega Matteo Salvini al 22%, Carlo Calenda di Azione al 22% – è la miglior performance: +4%, Maurizio Lupi di Noi Moderati al 19%, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra al 18% e al 17%. L’ex premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi chiude all’11%. Logico e consequenziale che i leader preferiti degli elettori della maggioranza siano Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini, quelli dell’opposizione siano Elly Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni.
Gli orientamenti di voto sui partiti italiani nel sondaggio SWG
Per quanto riguarda i partiti, sale perfino Fratelli d’Italia, dello 0,2%, fino al 30,2%. Segue a distanza, non senza difficoltà, il Partito Democratico di Elly Schlein alle prese con il riarmo europeo e gli ostacoli all’interno degli stessi dem, al 22,4%. Cresce di quasi mezzo punto percentuale il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, al 12,4%. È la stessa percentuale che l’ex premier e “avvocato del popolo” ha perso, in fiducia, nel giro di un anno secondo l’indagine.
A seguire, nella coalizione di centrodestra, Forza Italia al 9,2%, sempre in vantaggio rispetto all’alleato di governo, la Lega, all’8%. Scivola dello 0,2% l’Alleanza Verdi e Sinistra, al 6,3%. Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi, i due partiti dell’ex Terzo Polo imploso, sono al 3,5% e al 2,4%. +Europa è al 2%. Noi Moderati di Maurizio Lupi è al 2,6%. Alla generica voce “altre liste” va il 2,6%. A conferma degli alti tassi di astensionismo, la percentuale del 32% di chi “non si esprime”, in crescita di un punto percentuale rispetto ad appena una settimana fa.