Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, l’articolo inviatoci dalla d.ssa Loredana Margheriti che di seguito pubblichiamo:
Nel cuore di Roma, tra il Campidoglio e il Teatro Marcello, sorge un luogo di straordinaria bellezza e spiritualità: il monastero delle Oblate di Santa Francesca Romana a Tor de’ Specchi, un antico complesso monastico fondato nel 1433 dalla santa romana, una delle figure più amate della tradizione cristiana romana, un monastero che testimonia in modo unico la storia religiosa e artistica della città.
La sua natura di luogo di clausura lo rende particolarmente affascinante, le sue porte infatti si aprono al pubblico solamente una volta all’anno, il 9 marzo, giorno dell’anniversario della morte di Santa Francesca Romana, un’occasione speciale durante la quale i fedeli e gli appassionati d’arte possono varcare la soglia di questo luogo solitamente inaccessibile e ammirare i suoi tesori nascosti.
Santa Francesca Romana, nobildonna romana che dedicò la sua vita all’assistenza dei poveri e dei malati, dopo la morte del marito, si ritirò nel monastero da lei stessa fondato dando vita a una comunità di donne laiche dedite alla preghiera e alla carità. Le Oblate non sono monache in senso stretto, ma donne consacrate che, pur vivendo in clausura, non pronunciano voti solenni.
Santa Francesca Romana è una delle figure più emblematiche della santità romana. Nata nel 1384 in una famiglia nobile, fin da giovanissima sentì la vocazione alla vita religiosa, accettò comunque il matrimonio impostole dalla famiglia e nonostante le responsabilità familiari, si dedicò instancabilmente ai poveri e ai malati, fondando in seguito la comunità delle Oblate di Tor de’ Specchi. Fu proclamata santa nel 1608 e oggi è venerata come patrona degli automobilisti e protettrice di Roma. La sua spiritualità, profondamente radicata nella carità e nel servizio, continua a essere un modello di vita per molti fedeli.
L’edificio conserva intatto il fascino del Quattrocento, con ambienti affrescati che narrano la vita della santa e il suo legame con la città di Roma. Uno dei punti più suggestivi del complesso è la Cappella Vecchia, decorata con un ciclo di affreschi attribuito ad Antoniazzo Romano e alla sua scuola. Le scene rappresentano episodi della vita della santa, le sue visioni mistiche e le opere di carità compiute nella Roma del XV secolo.
Gli affreschi quattrocenteschi rappresentano un esempio significativo dell’uso del volgare nell’arte sacra del XV secolo. L’impiego della lingua parlata nei cartigli delle descrizioni non solo facilitava la comprensione delle storie sacre da parte dei fedeli, ma contribuiva anche alla diffusione e all’affermazione dell’italiano volgare come lingua scritta.
Ogni anno quindi, il 9 marzo, un piccolo ma straordinario angolo di Roma si apre per poche ore agli occhi del pubblico, il monastero accoglie i visitatori in un’atmosfera di raccoglimento e devozione. Durante questa giornata speciale, i fedeli possono partecipare alla Santa Messa e visitare i luoghi dove “Ceccolella” visse e operò. L’evento attira non solo pellegrini e devoti, ma anche storici dell’arte e studiosi, desiderosi di ammirare da vicino le opere pittoriche e gli ambienti monastici normalmente preclusi al pubblico. La visita rappresenta un’occasione unica per riscoprire la figura di una delle sante più amate dai romani, il cui culto è ancora oggi molto sentito in città.
Domenica 9 marzo in occasione dell’apertura al pubblico alle 10.00 del mattino si è svolta una solenne celebrazione nella Cappella del Coro della SS. Annunziata presieduta dal Cardinal Fortunato Frezza, Canonico di San Pietro. Alla fine della Santa Messa il Cardinal Frezza ha sottolineato quanto la figura di Francesca sia necessaria a Roma e ai romani: “è stata affidata alle donne la sorte di Tor de’ Specchi”.
Ha raccontato inoltre come sia nata la preghiera dedicata alla santa di cui lui stesso è autore, durante la sua partecipazione ad una conferenza che trattava della santità dele donne nel Medioevo in occasione del quarto centenario della canonizzazione di Santa Francesca Romana “la feci con tutto l’entusiasmo di un romano e anche di un devoto, (…) pensando all’interno di questa Casa, ma anche all’esterno cioè a Roma con tutte le sue necessità perché questa Casa, questa Comunità, è nata principalmente per la città di Roma e deve continuare ad essere tale.”
Visitare il Monastero di Tor de’ Specchi significa immergersi in un luogo sospeso nel tempo, dove la dimensione spirituale si intreccia con l’arte e la storia. L’unicità di questo monastero, accessibile solo per poche ore all’anno, lo rende una meta imperdibile per chi desidera scoprire un angolo segreto della Roma cristiana.
Chi ha la fortuna di varcare la soglia del monastero il 9 marzo può cogliere il senso profondo della missione di Santa Francesca Romana e il valore di un luogo che, da secoli, continua a essere un faro di fede e carità nel cuore della città eterna. Appuntamento al 2026, con il consiglio di condurre la visita di buon mattino per evitare la lunga fila di visitatori che domenica scorsa alle 11.30 arrivava praticamente già al Campidoglio.
Preghiera a Santa Francesca Romana (Card. Fortunato Frezza 2008)
Santa di Roma, santa del cielo, / Francesca, / santa della casa e della città, / santa del chiostro, madre della Chiesa, / oblata a Dio e a tutti, fratelli e sorelle, / Francesca aiutaci. | Raccogli ancor oggi i nostri sospiri / dal deserto dei cuori, / dagli aspri vuoti dei nostri egoismi / che ci lasciano soli. | Deponi davanti al Signore le nostre ferite / e le nostre orazioni / che invocano grazia su questa città, / sulle sue povertà, / sulle sue aspirazioni. | La tua carità / dia esempio e speranza materna / ai bambini e alle madri, / alle spose e alle vedove, / ai vecchi. | L’angelo vegli la casa / e la renda specchio d’amore, / custodisca le oblate di oggi, / conduca le oblate di domani, / in questa città diffonda il sereno, / sia guida ai Pastori. | Francesca, / dal colle il tuo nome risuoni / in estasi santa / e giunga lontano a dar profezia / di tempi più buoni, / più sani, / divini ed umani. / Amen.
Monastero delle Oblate di santa Francesca Romana | via del Teatro di Marcello, 32 – 00186 – Roma – oblate@tordespecchi.it – www.tordespecchi.it – Tel. e fax: 066797135


Loredana Margheriti