Secondo il Rapporto globale che ha interessato 156 paesi di tutte le regioni e sottoregioni del mondo, presentato l’11 dicembre a Vienna, sulla tratta di esseri umani pubblicato dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC), la tratta di bambini, la tratta per lavoro forzato e la criminalità forzata sono in aumento, poiché povertà, conflitti e cambiamenti climatici rendono più persone vulnerabili allo sfruttamento.Il rapporto registra un aumento del 25 percento nel numero di vittime di tratta rilevate a livello globale nel 2022 rispetto ai dati pre-pandemia del 2019. Tra il 2019 e il 2022, il numero globale di vittime rilevate per tratta a scopo di lavoro forzato è aumentato del 47 percento. Inoltre, il numero globale di vittime minorenni rilevate è aumentato del 31 percento nel 2022 rispetto al 2019, con un aumento del 38 percento registrato per le ragazze. Sono state rilevate più vittime minorenni in aree in cui era stato registrato un numero crescente di bambini non accompagnati e separati. Anche il traffico di bambini è in aumento nei paesi ad alto reddito, spesso coinvolgendo ragazze trafficate a fini di sfruttamento sessuale.Secondo il direttore esecutivo dell’UNODC Ghada Waly.”Mentre i conflitti, i disastri causati dal clima e le crisi globali esacerbano le vulnerabilità in tutto il mondo, stiamo assistendo a una recrudescenza delle vittime di tratta di esseri umani rilevate, in particolare i bambini che ora rappresentano il 38 percento delle vittime rilevate”, “I criminali stanno sempre più trafficando persone per lavori forzati, anche per costringerle a mettere in atto sofisticate truffe online e frodi informatiche, mentre donne e ragazze affrontano il rischio di sfruttamento sessuale e violenza di genere. Il rapporto rileva che donne e ragazze continuano a rappresentare la maggioranza delle vittime individuate in tutto il mondo (61 percento nel 2022). La maggior parte delle vittime di sesso femminile (60 percento) individuate continua a essere oggetto di tratta a scopo di sfruttamento sessuale. In particolare, circa il 45 per cento dei ragazzi individuati viene trafficato a fini di lavoro forzato, mentre un altro 47 per cento viene sfruttato per altri scopi, tra cui la criminalità forzata e l’accattonaggio. La tratta a fini criminali forzati, comprese le truffe online, è al terzo posto per numero di vittime individuate, ed è passata dall’1% delle vittime totali individuate nel 2016 all’8% nel 2022.Il Rapporto globale 2024 dell’UNODC offre il quadro più dettagliato ad oggi sui modelli, i flussi e le tendenze del traffico di esseri umani in Africa.Secondo il rapporto, le vittime africane rilevate rappresentano il numero più elevato di destinazioni raggiunte. In totale, almeno 162 nazionalità diverse sono state trafficate verso 128 diversi paesi di destinazione nel 2022. Dei flussi transfrontalieri rilevati, il 31 percento coinvolge cittadini di paesi africani.La maggior parte delle vittime africane sono vittime di tratta all’interno del continente, dove sfollamenti, insicurezza e cambiamenti climatici stanno esacerbando le vulnerabilità. I bambini vengono individuati più frequentemente rispetto agli adulti nella maggior parte delle parti del continente, in particolare per lavoro forzato, sfruttamento sessuale e accattonaggio forzato. Un fattore che contribuisce all’aumento globale delle vittime minorenni individuate è l’aumento complessivo del numero di casi individuati nell’Africa subsahariana.Il rapporto offre raccomandazioni politiche per rispondere a tutte le forme di tratta di esseri umani, anche per migliorare l’identificazione e la protezione delle vittime. Al fine contrastare tale fenomeno, la prevenzione della tratta di esseri umani deve essere parte integrante della protezione dei lavoratori, conseguentemente la priorità deve essere data alla tutela della sicurezza e della dignità delle vittime.
Paolo Iafrate
