Usa – Solo Israele plaude al piano di Trump per la Striscia di Gaza

L’idea del presidente Trump di riconvertire, occupando, Gaza per reinsediare i palestinesi nei Paesi vicini non è stata gradita neanche ad alcuni collaboratori del presidente Usa che hanno cercato di ammorbidire alcune parti. Marco Rubio, il Segretario di Stato statunitense, ieri, ha fatto sapere che il presidente vorrebbe solo spostare temporaneamente i gazawi dal territorio per consentire la ricostruzione, rimarcando che Trump non si è impegnato a usare le truppe statunitensi per ottenere il controllo permanente di Gaza, nonostante il giorno prima lo stesso Trump aveva fatto sapere che era pronto a inviare truppe statunitensi a Gaza “se sarà necessario”. Per Rubio, in visita in Guatemala, la proposta non va letta come una “mossa ostile”, ma piuttosto come una offerta molto generosa quella “di ricostruire e di essere responsabili della ricostruzione. Nel frattempo, ovviamente, le persone dovranno vivere da qualche parte mentre si ricostruisce”. A supportare questa tesi ci ha pensato Karoline Leavitt, l’addetta stampa della Casa Bianca, che, ieri. durante un briefing con la stampa ha dichiarato che “il presidente non si è impegnato a mettere degli stivali sul terreno a Gaza”. Ha, anche, detto che i gazawi dovrebbero essere “temporaneamente trasferiti, significa che Donald Trump, che è il miglior negoziatore del pianeta, troverà un accordo con i nostri partner nella regione” per il processo di ricostruzione. Un piano questo che piace a Israele dove la proposta di Trump è stata ben accolta dai componenti del governo di Netanyahu. Il premier israeliano ha fatto sapere che la proposta “è la prima buona idea che ho sentito. Penso che dovrebbe essere davvero perseguita, esaminata, e realizzata, perché creerà un futuro diverso per tutti”.