ROMA – “L’intelligenza artificiale rappresenta uno degli elementi chiave dell’innovazione tecnologica che non si limita alla tecnologia, ma permea profondamente la nostra vita quotidiana. I professionisti che operano tra le imprese e le esigenze del pubblico devono necessariamente essere all’avanguardia. Al contempo, possono sfruttare queste nuove tecnologie per incrementare la loro produttività e, in parallelo, garantire la sicurezza dei dati. Il dato che viene raccolto e processato si trasforma in informazione, creando così un valore aggiunto significativo. Il mio messaggio ai giovani professionisti è chiaro: è fondamentale aggiornarsi, adattarsi e accogliere le nuove tecnologie, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale, per sfruttarne appieno il potenziale e migliorare le proprie attività”.
Lo ha affermato oggi Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo al 1° forum Consulta Giovani Confprofessioni “Nuovi scenari professionali” che si è svolto oggi al The Hub di Roma.”L’intelligenza artificiale non sostituirà l’uomo, né la capacità di ciascuno di essere sé stesso. Si tratta di un progresso che va compreso e con il quale è necessario confrontarsi”, ha evidenziato Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia.”La necessità di focalizzarsi sulla formazione continua, sull’orientamento dei giovani, anche verso le discipline STEM, e sullo sviluppo delle competenze digitali”, ha sostenuto Marta Schifone (Commissione Lavoro della Camera dei Deputati).“I nuovi scenari tecnologici stanno avendo un impatto significativo e offrono opportunità per i liberi professionisti.
L’obiettivo – ha sottolineato Daniele Noce, coordinatore della Consulta Giovani Confprofessioni – è esplorare le tecnologie che possono supportarli, affrontando il passaggio generazionale e sviluppando soluzioni per migliorare la loro attività sia qualitativamente che quantitativamente. Gli sbocchi lavorativi, soprattutto nella cybersecurity, sono fondamentali. L’etica professionale, basata su un codice deontologico, è essenziale, così come la formazione continua per migliorare le competenze e affrontare le sfide burocratiche”.Secondo Raffaele Loprete, delegato della giunta Confprofessioni alle Politiche Giovanili, “l’intelligenza generativa e predittiva diventeranno alleati cruciali nei prossimi trent’anni. I giovani liberi professionisti sono chiamati a guidare la crescita del Paese, adottando nuovi modi di lavorare più efficienti e creativi. Inoltre, emergono nuove figure professionali e modelli di business innovativi. Confprofessioni, con il presidente Marco Natali, è in prima linea nel promuovere queste opportunità, sostenendo i giovani e l’adozione delle tecnologie”.