Papa Francesco, ieri, a causa di un raffreddore e come precauzione in vista di un programma natalizio molto intenso ha impartito la benedizione domenicale da Santa Marta. Il Pontefice, nell’occasione dell’Angelus domenicale in vista del Natale, ha chiesto un cessate il fuoco su tutti i fronti di guerra condannando la “crudeltà” dei bombardamenti su scuole e ospedali a Gaza e in Ucraina. Il successore di Pietro, impartendo la benedizione, ha chiesto con forza “che le armi tacciano e che risuonino i canti di Natale. Preghiamo perché a Natale ci sia un cessate il fuoco su tutti i fronti di guerra, in Ucraina, in Terra Santa, in tutto il Medio Oriente e in tutto il mondo”. Tra due mesi gli ucraini ricorderanno i tre anni di guerra in Ucraina e per questo il Papa ha ricordato la “martoriata Ucraina” che continua a essere colpita da attacchi alle città, “che a volte danneggiano scuole, ospedali e chiese. Continuo a pensare a tanta crudeltà, all’uccisione dei bambini, al bombardamento di scuole e ospedali. Quanta crudeltà”. Il vescovo di Roma ha, poi, criticato gli attacchi di Israele a Gaza e ha detto che il suo inviato non è potuto entrare nel territorio a causa dei bombardamenti israeliani. Immediata la risposta di Israele che sostiene di aver fatto sforzi per risparmiare i civili e di essere in guerra con il gruppo militante Hamas solo dopo l’incursione in Israele dello scorso ottobre, che ha visto circa 1.200 persone uccise e altre 250 prese in ostaggio a Gaza.