I militari italiani non saranno inviati in Ucraina nella ‘coalizione dei volenterosi’. L’Italia farà la sua parte sull’aumento delle spese militari che non intaccheranno i fondi di coesione. Il ruolo di Roma da pontiere tra USA ed Ue é tutto da costruire. Sono alcuni punti commentati dalla premier Giorgia Meloni al termine del vertice Ue di oggi.
“Nelle proposte di Ursula von derLeyen abbiamo salutato positivamente il fatto che sia stata accolta una proposta che l’Italia faceva da tempo cioè di scomputare le spese per la difesa dal calcolo del rapporto deficit/Pil. La presidente von der Leyen individua poi ulteriori possibilità di accedere a prestiti per 150 miliardi di euro che è un’ulteriore possibilità anche se tra le criticità segnalate dall’Italia c’è quella per cui gran parte di queste risorse hanno a che fare in qualche maniera con il debito“.
“Sulle truppe europee sono molto molto perplessa, non lo considero efficace. Escludo che possano essere inviati soldati italiani. Meglio pensare a soluzioni più durature. Estendere l’articolo 5 della Nato sarebbe una soluzione duratura. Riarmo non è la parola adatta: il tema difesa riguarda materie prime e tantissimi altri domini. Stiamo dando messaggi non chiari ai cittadini”, ha aggiunto la premier.
E poi il tema più a cuore della Meloni: fare di Roma il ponte di accordo tra USA ed Ue. Il vertice Ue-Usa è “chiaramente tutto da costruire, però è un impegno sul quale l’Italia sta lavorando e intende lavorare. È una proposta che abbiamo lanciato noi, non per questo, ma insomma pensiamo che sia utile vedersi, parlarsi e continuiamo a lavorarci”.