Vertice UE: Via libera alla difesa. Ucraina: Orban dice no

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I leader europei riuniti nel Consiglio straordinario a Bruxelles hanno approvato le conclusioni sulla difesa Ue. Il documento ha avuto il via libera di tutti i 27 Stati membri. Scenario diverso e politicamente ‘preoccupante’, a dimostrazione delle spaccature all’interno delle cancellerie di una Unione Europea da ‘rivedere’ se non addirittura da ‘reinventare’, arriva sul dossier più spinoso del summit: aiuti militari all’Ucraina e ruolo futuro di Kiev nello scacchiere europeo ed occidentale. Al Consiglio straordinario di Bruxelles, le conclusioni sull’Ucraina sono state adottate, infatti, da 26 Stati membri: il no e quindi il veto del premier ungherese, Viktor Orban, non ha permesso l’adozione unanime delle conclusioni. Non una novità anticipata, a mho si sfida, in un video su Facebook dal premier ungherese per spiegare le ragioni della sua posizione. “Gli americani hanno smesso di sostenere l’Ucraina. Una parte significativa di europei prenderebbe il posto degli americani. Non c’è nessun accordo”.

L’accordo dei 27 paesi per rafforzare la difesa europea si fonda sul piano proposto dalla Commissione europea che prevede la massima flessibilità sulle spese dei paesi membri, la raccolta sul mercato di 150 miliardi con l’emissione di obbligazioni Ue per prestiti ai governi a tassi bassi e a scadenza lunga, la possibilità di utilizzare i fondi della coesione per investimenti per la difesa.

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