La Camera ha approvato in via definitiva il ddl Valditara sul voto in condotta con 154 voti a favore, 97 contrari e 7 astenuti. Il provvedimento prevede diverse novità per la scuola: dalla bocciatura con il 5 in condotta al ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle medie fino alle multe per aggressioni al personale scolastico. Le opposizioni, da Iv a Avs, hanno votato contro, fatta eccezione per Azione che si è astenuta. La maggioranza compatta a ha votato sì. In Aula era presente il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
“Finalmente oggi il Parlamento approva la legge sulla condotta. E già in questo anno scolastico si vedranno la prime applicazioni”, dice il ministro intervistato da Il Giornale. “Il voto in condotta aveva perso appeal, ma noi lo rilanciamo. Non avrà più un valore simbolico ma con il sei si verrà ‘rimandati’ a settembre e si sosterrà una prova per riparare. E di pari passo la condotta inciderà anche sul voto finale alla maturità. Credo che tutto questo porterà il ragazzo a comprendere e rafforzare il suo senso di appartenenza alla comunità, in definitiva il suo senso di responsabilità. La stessa cosa accadrà con le sanzioni pecuniarie”.
I presidi applaudono. “La riforma del voto in condotta è un passo avanti in quel cammino che deve portare secondo il ministro Valditara a ristabilire la giusta autorevolezza dei docenti. Abbiamo sentito di troppi comportamenti indisciplinati e fuori canone ultimamente. E’ giusto che gli studenti siano chiamati a riflettere sulle loro responsabilità come conseguenza delle loro azioni. Si poteva bocciare con il 5 in condotta anche prima, non è una novità”. Così il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli. “Positive anche le multe per chi aggredisce il personale scolastico, atto inqualificabile che va perseguito nelle sedi anche penali. Qui è un procedimento amministrativo, quindi probabilmente più veloce. Infine vengono semplificati i giudizi per comunicare alle famiglie l’esito dei risultati scolastici dei figli”.
“Con il provvedimento votato stamani dalla Camera abbiamo l’ennesima conferma di un’idea repressiva, retrograda. Che non dà alcuna risposta ai problemi reali della scuola pubblica di questo Paese. Che hanno a che fare con gli stipendi troppo bassi dei nostri insegnanti, con le strutture inadeguate, con un numero di alunni per classe molto superiore a quello che sarebbe necessario per garantire una formazione adeguata. Questa è l’idea di Valditara, noi ne abbiamo una completamente opposta. Il voto in condotta è il simbolo di questa gigantesca sciocchezza”. Così Nicola Fratoianni parlando con i cronisti davanti a Montecitorio.